→ Il territorio della Liguria
L'ulivo, era definito dai romani "Olea prima omnium arborum est" (l'ulivo il primo degli alberi), ricopriva in passato le colline del Ponente Ligure, che erano state modificate ed adattate ai bisogni agricoli, con i terrazzamenti ("fascie") sostenuti dai muri a secco ("maxèi"). Questi sono la principale caratteristica del territorio ligure e testimoniano la fatica e la caparbietà dell'uomo che è riuscito a ricavare delle aree coltivabili in un terreno aspro e scosceso.
La loro origine è antica: ai Benedettini va il merito di avere insegnato la costruzione di questi muri di sostegno che, purtroppo, devono essere continuamente rinnovate a causa dei danni causati dal trascorrere del tempo, dagli eventi climatici e dall'erosione. Le "fascie" rappresentano un'opera molto utile, evitando il degrado delle colline. La loro struttura "a secco", costituita esclusivamente da pietre, permette il drenaggio del terreno, facilitando l'assorbimento dell'acqua.
→ Il nostro territorio
→ Modalità di coltivazione
La maggioranza degli ulivi del ponente Ligure, è stata impiantata nei terrazzamenti e le difficoltà legate alla loro coltivazione ed alla raccolta delle olive, sono considerevoli. Non è infatti possibile accedere con mezzi meccanici che potrebbero rendere meno gravoso il lavoro agricolo.
Con il trascorrere del tempo, molti muri a secco sono stati sostituiti da muri in cemento armato, generalmente rivestiti da pietre. Purtroppo questa evenienza, oltre a danneggiare gravemente un importante patrimonio anche culturale della nostra regione, non permette di rispettare un adeguato drenaggio del terreno, alterando cosi la tipicità ligure.